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Astrantia major (Foto: Antonella Borsari)

Estate, stagione delle Apiaceae - 10 luglio 2022

In una calda domenica del mese di luglio 13 soci della nostra associazione hanno avuto l’opportunità di approfondire la famiglia delle Apiaceae, sotto la guida esperta di Adrian Möhl, botanico e grande conoscitore della flora svizzera.

Questa famiglia descritta per la prima volta da Teofrasto, filosofo e botanico greco del terzo secolo avanti Cristo, raggruppa circa 3780 specie nel mondo, di cui oltre un centinaio in Svizzera.

In un paesaggio idilliaco, un cielo blu e temperature oltre i 30 gradi,  ci siamo incamminati nei dintorni di Rovio alla ricerca delle specie di questa famiglia, cercando di capirne le caratteristiche e le particolarità. Tutte le Apiaceae in Svizzera sono piante erbacee, presentano  infiorescenze a ombrello facilmente riconoscibili, di colore bianco, giallo o rosa. I fiori sono caratterizzati da 5 sepali, 5 petali, 5 antere e 2 stili. Talvolta i fiori periferici delle infiorescenze sono irregolari, con i petali esterni nettamente più grandi per contribuire ad attrarre maggiormente gli insetti impollinatori. Le foglie sono alterne, senza stipole e spesso composte. Lo stelo è generalmente cavo e i frutti sono dei diacheni.

In questa famiglia vi sono infiorescenze che possono avere un numero elevatissimo di fiori, ad esempio,  su un individuo di Heracleum sphondilium si possono contare fino a 100'000 fiori. Alcune specie come Heracleum mantegazzianumPastinaca sativa contengono sostanze fotosensibilizzanti (le furanocumarine) che inducono alla loro manipolazione con una certa cautela.  Fra le Apiaceae più tossiche vi è la rara Aethusa cynapioides, i cui principi attivi costituiti da alcaloidi risultano estremamente tossici e spesso mortali, da cui l’importanza di non confonderla con altre specie abbastanza simili e commestibili.

Durante il percorso svolto attorno al Monte di Sant’Agata è stato possibile osservare 13 specie di Apiaceae, un numero non indifferente per la zona visitata. Fra queste possiamo menzionare: Daucus carota, Pastinaca sativa, Pimpinella mayor e P. saxifraga, Heracleum sphondilium, Anthriscus sylvestris, Peucedanum oreoselinum, Aegopodium podagraria e la bellissima Astrantia major, come pure le specie meno frequenti  Sanicula europaea, Peucedanum venetum, Aethusa cynapioides e il rarissimo Cnidium silaifolium.

Una giornata ricca di scoperte, che ha entusiasmato i partecipanti e permesso di conoscere meglio  questa fantastica famiglia, osservata in troppe occasioni con paure tramandate dal passato.

 

Testo: Antonella Borsari