Skip to main content
Schoenoplectus mucronatus (Foto: Hansjörg Schläpfer)

Bellezze floristiche al Delta della Maggia - 21 agosto 2022

Un caldo pomeriggio di fine agosto un gruppo della nostra società si è recato in un piccolo paradiso del nostro Cantone: il delta della Maggia. Il delta della Maggia è tra i più estesi della Svizzera ed è il frutto dell’attività erosiva del fiume più torrentizio d’Europa. La Maggia fa da spartiacque tra Ascona e Locarno. La fisionomia del territorio nel corso dei secoli ha subito importanti cambiamenti a causa di devastanti alluvioni ma anche, in epoca recente, di opere di arginatura che iniziarono nel 1869.

Durante le buzze vengono trasportate a valle grandi quantità di materiale, tra cui grossi ciottoli, sabbia e legname che alla foce si accumulano e formano degli zatteroni. La flora che cresce in questo ambiente dinamico è ben adattata, e anzi necessita di questi disturbi regolari per la sua sopravvivenza. Già nel passato molti botanici sono stati affascinati dalla flora del sito come, per esempio, Jäggli che nel 1922 pubblicò “Il delta della Maggia e la sua vegetazione”. Durante la nostra uscita, il Lago Maggiore si trovava nel periodo di magra estiva (luglio-settembre) e in più, a causa dell’importante siccità del 2022, il vasto semicerchio composto da sabbia e ciottoli che si protende nel lago, era particolarmente esteso.

Questa escursione ci ha permesso di ammirare in particolare la vegetazione litorale. Nella parte della spiaggia sommersa abbiamo osservato frammenti di Myriophyllum spicatum, Potamogeton lucens e P. berchtoldii. Nella parte di spiaggia sommergibile vivono specie in armonia con le condizioni molto particolari del sito, ovvero l’attività delle onde e i prolungati periodi di inondazione. Sono specie adattate al ritmico alternare di ambiente aereo ed acquatico. Tra queste abbiamo individuato Littorella uniflora, una specie anfibia di umili dimensioni che grazie agli stoloni e alle robuste radici forma dei tappeti verdi che resistono al moto delle acque. Altre specie interessanti che abbiamo osservato: Cyperus eragrostis, C. fuscus, la esile Eleocharis acicularis, Gratiola officinalis, Juncus articulatus, Lindernia dubia, Mentha pulegium e Ranunculus reptans dalle piccole corolle dorate. In una pozza temporanea abbiamo avuto il piacere di poter ammirare alcuni esemplari di Schoenoplectus mucronatus, una giuncacea minacciata.

Il pomeriggio si è concluso con un fresco aperitivo dove è stata l’occasione di guardare con calma alcuni esemplari raccolti e arricchire così ulteriormente le nostre conoscenze.

Testo: Laura Torriani

Foto: Hansjörg Schläpfer